Il suono l’ho sentito
materia di attese
consumate coi piedi scalzi
senza fretta
accogliendo battiti e riverberi.
Il suono l’ho visto
gocciolare dal soffitto
venire col vento
carezzare superfici di rugine
strati d’un disco “originario”
accudito, guidato, cresciuto
da orecchie sapienti
che inventano
e mischiano
le arie del mondo
L’ indeterminato
trova forma
viene, sotteso
apre, smuove la piega
trova, attento al silenzio.
Pazienza d’un tempo donato!
materia di attese
consumate coi piedi scalzi
senza fretta
accogliendo battiti e riverberi.
Il suono l’ho visto
gocciolare dal soffitto
venire col vento
carezzare superfici di rugine
strati d’un disco “originario”
accudito, guidato, cresciuto
da orecchie sapienti
che inventano
e mischiano
le arie del mondo
L’ indeterminato
trova forma
viene, sotteso
apre, smuove la piega
trova, attento al silenzio.
Pazienza d’un tempo donato!
[MM]
[www.antoniodeluca.org]