Due conchiglie per l'ascolto

Sino al 30 giugno la quarta edizione di Sound Res
Sound Res: “pregio” al Tempo
di Mauro Marino

Vivere e condividere il tempo del lavoro e la “santa” pausa del convivio, dove l’esperienza mescola e nella leggerezza sedimenta, fortifica ciò che crea, col disincanto, nel pieno esserci che allenta difese e pregiudizi. Questa la formula ispirativa e fondativa di Sound Res festival di musica contemporanea organizzato da Loop House e Coolclub con la direzione artistica di David Cossin, Luigi Negro e Alessandra Pomarico.

L’humus che lo nutre sta nell’incontro, in una “filosofia” meridiana capace di spostare le sue radici oltreoceano, scovando lì i nessi di una possibile integrazione di conoscenze e di sperimentazioni a nutrimento di una scena musicale salentina decisa a ‘stare’ sulla linea di limite tra tradizione e ricerca.

All’inizio era la casa di Alessandra Pomarico a San Cesario l’approdo di inventori di suoni e di strumenti poi, via via, i luoghi hanno ampliato l’opportunità dell’accoglienza crescendo le spalle alla ricerca di ‘nuovi arrivi’, di partner e sponsor. Affianco alla Provincia di Lecce - che ospita Sound Res nella sua rassegna delle culture migranti Negroamaro - in questa quarta edizione la Regione Puglia, l’Università del Salento e una galassia di altri, grandi e piccoli, garanti di una macchina organizzativa ed operativa che grazie al concorso di competenze e di servizi rende realtà un articolato progetto di lavoro. La residenza internazionale, il festival e la scuola intensiva per la nuova musica di Sound Res sono realizzati in collaborazione con il settore Patrimonio Culturale: Conoscenza e Valorizzazione della Scuola Superiore ISUFI, l'Azienda di Promozione Turistica di Lecce, le Manifatture Knos, la condotta leccese di Slow Food, la Fondazione Semeraro e la Coop. Solidarietà Salento, il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, l'associazione Borgo Ostuni, con il patrocinio del Comune di Lecce, del Comune di Ostuni e della Camera di Commercio di Lecce e grazie al sostegno dell’ Azienda Vitivinicola Leone De Castris, del Monte dei Paschi di Siena, del Gruppo Italgest, di 300mila Lounge e della Pizzeria Lussy di Lecce.

Un economia che intreccia competenze e concreto fare, dando corpo a quel Salento sempre di più luogo di sperimentazione creativa.

Sound Res non è un festival come gli altri: l'articolato programma, che si svilupperà sino al 30 giugno, prevede concerti, eventi, workshop, lezioni magistrali, masterclass e laboratori per ragazzi, frutto del lavoro di musicisti riconosciuti internazionalmente invitati a risiedere e lavorare nel Salento e a collaborare con artisti e musicisti locali, in un densa esperienza di full immersion e poi… il paesaggio, le cose e i luoghi, tutt’intorno.

David Cossin ci dice che il mare sarà l’elemento attivo di questa edizione.

La bellezza dei luoghi e il loro suonare con l’intenzione di rendere un particolare omaggio all’ospite Philp Glass (in concerto il 28 giugno dalle ore 21 nel Palazzo dei Celestini) padre, con Steve Reich, La Monte Young e Terry Riley, del minimalismo musicale, quella “importante sorgente espressiva della musica della seconda metà del ’900”, che dagli Stati Uniti inaugurò un percorso di estrema semplificazione della struttura e delle modalità esecutive aprendo fronti nuovi alla ricerca musicale e soprattutto ad un educazione diversa e altra all’ascolto.

Esaltare l’elemento costruttivo meditativo e gradualista del minimalismo, è parte essenziale di quella economia dell’immateriale oggi utile ad una comprensione del mondo e al suo bisogno di de-crescita.

Tramontate le vezzeggiature new-age, l’arte torna a farsi politica, strategica, provocatoria e non più seducente. E allora il mare, l’Adriatico. La notte e l’attesa dell’alba. Una jam-session - con la Sound Res House Band e i musicisti locali, dalle ore 21 del 23 giugno, presso il Mediterraneo, sulla litoranea San Cataldo - San Foca - sui tracciati di “In C”, brano scritto da Terry Riley nel 1964 considerato la pietra miliare del movimento espressivo minimalista, serve a scandire la qualità del tempo: il finire di una notte e il venire del giorno. Rendendo pregio a ciò cha la consuetudine usura, svilisce e dissipa. Un tempo della lentezza che ascolta e guarda, diviene, è, semplicemente! Il minimalismo cresce la fine di una notte che impercettibilmente apre al cambiamento.

L’architettura aperta di “In C” si presta all’integrazione di sensibilità musicali diverse tra loro, sviluppa cellule melodiche brevi e semplici e figure ritmiche immediate, dipanando il discorso creativo sulla ripetizione di tali moduli, il castello armonico e timbrico si evolve formando la chiave espressiva dell’opera, integrando strumenti inventati e di raro utilizzo, sonorità inusuali, voci con la complicità dell’elettronica e della musica popolare.

Già, il minimalismo! Ma è come una trance: sibila, fa la ronda, ripete suoni e canti, lieve aggiunge, cresce frenesia e acquieta. Già il minimalismo, sa di Salento!

In residenza nelle masserie Lobello e Ospitale ci saranno: Haleh Abghari (soprano); David Cossin (percussioni); Davide Faggiano (videomaker); Felix Fan (violoncello); Emilio Fantin (artista); Silvie Jensen (cantante); Erika Harrsch (artista visuale); Ira Glass (produttore radio /TV); Phillip Glass (compositore); Bodhan Hilash (clarinettista); Brian Mohr (sound engeneer); Roberto Pellegrini (percussioni); Steve Piccolo (bassista/artista); Cesare Pietroiusti (artista); Paola Prestini (compositore); Luigi Negro (artista); Giancarlo Norese (artista); Mark Stewart (chitarra); Wendy Sutter (violoncello); Jeffrey Zeigler (violoncello). Reportage di Mattia Epifani

Nell’ ex Ospedale Santo Spirito sarà ospitato il progetto di arte contemporanea “La casa dei suoni” - a cura di Cherin ArteContemporanea con gli artisti: Angela Beccarisi; Lorenzo Buffo; Sara De Carlo; Lucia Leuci; Sandro Marasco; Antonia Giuse Sanasi; Giuseppe Scarciglia; Remo Spada; Giuseppe Teofilo.

Il programma su www.soundres.org . Info Cool Club tel. 0832 303707