Costabile VS Bodini





Il verso è l'unità metrica della poesia, ma ‘verso’ vuol dire anche “andare a…”, dare e darsi una direzione. Intonare sé al mondo, trovare assonanze, coniugazioni. Fare l’incontro!
Franco Costabile e Vittorio Bodini “abitano” a Sud.
Il loro sentire è pieno di Sud!
Melanconia e solarità, rassegnazione ed irrequietezza, ripulsa e amore…
La Calabria e la Puglia: pluralità di incanti e di dannazioni.
Caratteri differenti, spirito e poetare diversi. Destini d’uomini, drammi e passioni anche questi diversi.
Chè diverso è il respiro della terra, la sua natura, il mare, gli orizzonti e il “farsi” gli uomini, crescerli, in sensibilità e temperamento. “Qui non vorrei vivere dove vivere / mi tocca, mio paese, / così sgradito da doverti amare” scrive Bodini che vive ormai delle cose che i suoi occhi guardano. E diventa “ulivo e ruota di lento carro, siepe di fichi d’india, terra amara dove cresce il tabacco”. Rimane lui, nell’ “incantesimo / tra palazzi di tufo, / in una grande pianura. / Sulle rive del nulla”. Rimane testimone, nel Sud del Sud a chiedersi: “dove si nasconde il senso delle cose che ho vissuto, / e il brividi lucenti / e i cieli d’avventura?”, eccentrico e arguto critico, voce alta di un Salento in cerca di riscatto. L’altro no, è in fuga, da sé forse, dai suoi fantasmi e dal crudo d’una realtà che non lascia scampo: “Vi è un dolore di prima mattina / che il mondo non può capire / né raggiungere…” afferma Franco Costabile e scrive: “un giorno / anche tu lascerai / queste case, / dirai addio, / Calabria infame. / Solo / ma leale / servizievole, / ti cercherai / un’amicizia, / vorrai sentirti / un po’ civile, / uguale a  ogni altro uomo; / ma quante volte / sentirai risuonarti / bassitalia, / quante volte / vorrai tu restare solo / e ripeterti / meglio la vita / ad allevare porci.”
Diversi! Poeti entrambi!
Franco Cassano nel suo studio su Leopardi “oltre il nulla” ci dice che il poeta di Recanati a differenza di Nietzche, “non dissocia mai il suo destino da quello dell’umanità e vede, proprio nella coscienza della comune fragilità, l’unica limitata salvezza”. Di questa caratura Costabile e Bodini sono essenza, voci essenziali, voci-manifesto della “loro” umanità.

Mauro Marino


Vattene, cielo, vattene:
voltati dall’altra parte.
Vittorio Bodini da Lotte lontane, impalpabili no, Poesie, Besa 1996

Qui tutto
è come prima,
come prima dell’acqua
e delle capre.
[Franco Costabile | da Ce n’è di paesani, La rosa nel bicchere, Qualecultura 2006]


Brutto paese, caro mio.
Amaro chi ci capita.
[Franco Costabile | da Quattro pallate , La rosa nel bicchere, Qualecultura 2006]