Le Manie l'Ascolto 2012-2013 Omaggio ad Edoardo De Candia



Il Fondo Verri organizza l’XII edizione de “Le Mani e l’Ascolto – incontri con il pianoforte tra parole e suoni”, appuntamento ormai consueto nel cartellone che l’Amministrazione Comunale di Lecce stila e promuove per le festività del Natale e del Capodanno.
Il pianoforte, gli interpreti di questo meraviglioso strumento e poi libri, esperienze autoriali, ricerche sonore e visuali per una rassegna di suoni e di parole che avrà luogo e pubblico dal 27 dicembre al 5 gennaio nella sede dell’associazione in via Santa Maria del Paradiso. Questa dodicesima edizione è dedicata ad Edoardo De Candia - “Cavaliere senza terra, visionario e purissimo” così lo definiva Antonio L. Verri - nel ventesimo anno delle sua scomparsa.
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Lecce è città che dimentica. Ricomincia sempre daccapo scordando facilmente maestri e radici. Alla materia della memoria è dedito il Fondo Verri inseguendo il filo delle immagini e dei ricordi dedica il suo lavoro mantenendo desta la visione di un percorso organico e storico, nel divenire dei segni espressivi. Attenti al margine, alla linea di confine, alla luce “minoritaria” che sempre nutre e cresce tradita dai più nella loro urgenza di consumare il Tempo. Pochi, ormai, lo ricorderanno, Edoardo De Candia, l’artista, quello che se ne andava in giro per la città, sempre a piedi con un rotolo di “pitture” sotto il braccio.
Lui, era un uomo “liquido”, imprendibile! Uomo del mare e dei boschi. Un uomo della natura, uno che non capiva la città, il divenire del “rumore” quel mormorare sempre dissacrante nel negare al corpo le sue necessità.
Edorado De Candia era corpo, azione e volo. Chi ha avuto la “fortuna” di prendere da quel rotolo, qualche sua figurazione, può capirlo questo, scovando il gesto nella velocità del tratto che mostra una marina, una pineta, un cuore catturato, chissà quant’altro in quello “sbrigarsi a fare” che, lasciando la pittura allo scambio, permetteva di far vivere la santità dell’essere, del suo esserci nella negazione. Una regalità la sua nudità, mai ostentata ma necessaria, performativa diremmo oggi: segno e monito, quell’essere Tarzan nella città, quel suo continuo camminare che neanche l’elettroshock è riuscito a fermare…
Edoardo De Candia morì a Lecce il 6 luglio del 1992, era nato nel 1933 da Margherita Querzola e Giuseppe De Candia.

Il libro che accompagnerà l'intera XII edizione è “Edoardo” di Antonio Massari, pubblicato nel 1998 dalla Edizioni D'Ars.




Il programma e gli autori


La rassegna si apre con un omaggio all’artista Vito Mazzotta, che presenta con Cristina Caiulo e Cecilia Leucci «Liberazione dei “Prigioni” di Michelangelo. Venticinque anni dopo». A seguire, “Gestures and Zoom” con Admir Shkurtaj fisarmonica e pianoforte; Giorgio Distante tromba ed elettronica;Vito De Lorenzi percussioni.

Il 28 dicembre, nella serata suonata da Raffaele Vasquez e Gianluca De Rubertis l’ospite è Martina Gentile, tornata alla narrativa dopo l'ultima raccolta di versi dal titolo “Perdifiato”, con un romanzo intenso, che ha al centro una donna ancora giovane dal passato controverso. La trama di “Sotto la pelle”, libro edito da Calcangeli, è fitta di personaggi ed eventi che irrompono nell'esistenza di Marta Di Gregorio, la protagonista, ora sconvolgendole la vita, ora semplicemente sfiorandola, in un crescendo di tensioni. Con lei anche Maria Rosaria Faggiano con il suo “In via del Ninfeo, un estate” anche questo un libro edito da Calcangeli.

Il 29 dicembre, i suoni saranno quelli di Irene Scardia che con Emanuele Coluccia e Luca Alemanno presenta il suo “Risvegli”. Ad aprire la serata la poesia di Vito Antonio Conte, con la sua ultima plaquette di poesia “Mai più secondo”, Luca Pensa Editore. «A tutti quelli che lottano contro ogni degrado», sono le parole che in dedica aprono la raccolta, “una dedica e un auspicio, uno stimolo, una trance poetica che si rincara, rafforza e rivolge ad un ampio abbraccio nel mondo e verso il mondo”.

Il 30 dicembre i musicisti sono Roberto Gagliardi che si esibirà in una performance con Giorgia Santoro e poi Palmiro Durante e Rocco Nigro che presentano “Adotta un disco”. In apertura di serata lo scrittore Pasquale Pandolfini con il suo “L’innocenza della vita”, un romanzo edito da Manni dove la guerra e il dopoguerra sono in primo piano. Gli occhi sono essenzialmente quelli di un bambino che assiste e partecipa a fatti più grandi di lui, come la strage di Portella della Ginestra, in una Sicilia che non è solo sfondo inerte nella narrazione. Nell’ultimo episodio il bambino è diventato adulto e si misura con i rapporti interpersonali e con il bene e il male che convivono in ogni uomo.

Il 2 gennaio la musica sarà quella di Emanuele Coluccia che si esibirà in una performance in solo al pianoforte. L’autore ospite è Fabio Tolledi che presenterà “Suoni figure di piccolo corpi”, Astràgali edizioni, una raccolta dei versi composti dal regista e drammaturgo nell’arco di tempo dal 1992 al 2012, anni in cui la pratica della scrittura e quella del quotidiano lavoro nel teatro si sono fortemente intrecciate.

Il 3 gennaio il pianoforte sarà di Mauro Tre che presenta “Comincio da me”.
Ad aprire la serata “Succo d’arancia, gocce di limone” di Mario Calcagnile, edizioni Calcangeli. Il libro, il cui sottotitolo è Poesie Astratte Poesie di Dolore e Poesie d’Amore, appare un viaggio attraverso terre, odori, sapori. Ma soprattutto sentimenti, percezioni, sensazioni. Un lungo cammino (contenuto in un breve libro), non fosse altro per il cammino reale, fatto per ben due volte da Calcagnile, di Santiago di Compostela.

Il 4 gennaio, la scena sarà per gli Aedo un percorso lirico che si nutre delle radici del suono. Piega il canto popolare alla riproduzione della natura restituendo un ricercato immaginario arcaico, passando dalla poetica e la riconsiderazione di antichi miti giungendo a testi di natura sociale.
Prologo della serata un excursus di Maurizio Nocera sui libri e inediti di Pablo Neruda.

Il 5 gennaio serata conclusiva della rassegna, Pierpaolo Lala presenta "Non sono un cantautore. 15 anni di non carriera, un anno dopo. Ad aprire la serata Salvatore Caracuta, autore di “Scirocco” (Icaro edizioni), presenta “Tramontana”, esordio narrativo di Giuseppe Calogiuri, Lupo Editore. Un giallo tutto salentino in cui lo studio delle atmosfere d’ambiente si sposa con la scrittura elegante e il gusto della suspense.

Libri fuori programma che abiteranno per l'intero ciclo della rassegna il Fondo Verri sono “Storie Terragne” di Maira Marzioni e Gianluca Costantini per In alto a sinistr, e “Poetico Delirio” di Marco Vetrugno, raccolta di versi edita da Lupo.

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Il Fondo Verri è a Lecce in via Santa Maria del Paradiso, 8 (nei pressi della Chiesa del Rosario – Porta Rudiae)
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