da Le donne di Ulisse

Alessandra Manieri

Calliope, la narratrice

Ulisse trascorre vent’anni lontano da Itaca, tra le insidie di una guerra decennale e il lungo vagare per un mare che lo accosta o lo allontana dalla patria, sola meta cercata. Genti feroci ed esseri mostruosi sconvolgono il ritorno annientando progressivamente gli amati compagni, sino alla sopravvivenza dell’unico, eroico protagonista. Solo le donne, custodi di porti diversi e lontani, offrono tregua e conforto, seducono, trattengono ma, alla fine, accettano l’abbandono con dolente rassegnazione. Voci di sirene che cantano e sognano invano…

Niente è diverso

se non esisti più

o non sei stato mai:

ciò che è trascorso

sia vile o illustre

è come mai avvenuto.

Solo riscatto al nulla

la parola,

tenue respiro

tra indistinte voci,

traccia di vane ombre.

Ma forse è un dono,

l'unico concesso

per tutti i posti vuoti

in questa scena.

Ulisse è uno,

canto di molte vite,

respinto e amato,

pur sempre, alfine,

degno di perdono.

Tante le donne,

vittime o regine,

forme diverse

d'una vita sola.


(in uscita nella collana dei Voli di i Libri di Icaro)