La memoria dell’altro Salento
















Dopo quattro anni
“chiude” il mensile Coolclub.it

di Osvaldo Piliego

Senza una reale consapevolezza in questi ultimi anni un gruppo di ragazzi e ragazze si è cimentato in un’operazione che ad oggi ha tutti i contorni e i tratti di un archivio. La memoria delle cose piccole e nascoste che in questo territorio si sono succedute e hanno lasciato tracce. Da quattro anni la Cooperativa Coolclub pubblica una rivista mensile distribuita gratuitamente in tutto il Salento e (seppur in poche copie) a Brindisi e Bari. Un giornale che, nato come un foglio informativo (fotocopiato) delle attività della cooperativa, da sempre attiva nell’organizzazione di eventi culturali, è cresciuto fino a divenire una rivista di 48 pagine con una tiratura di più di tremila copie. Un giornale che, fin dai suoi esordi, si è posto in netto contrasto con il resto della stampa cosiddetta free, distribuita a pioggia in tutte le città. Perché come direttore responsabile – ma solo nominale di una redazione che ci è piaciuto chiamare collettivo - pensavo che questa terra avesse bisogno di contenuti. Così è: questa terra ha disperatamente bisogno di contenuti, di spessore che irrobustisca le radici di una cultura che oggi vede spuntare nuove gemmazioni che non si possono ignorare. Ecco perché Coolclub.it ha cercato da subito di tastare una realtà culturale più nascosta, non quella (o non solo) istituzionale dei grandi numeri ma quella del sotterraneo, della nicchia culturale. Questo ha avvicinato moltissima gente a nuovi ascolti, nuove letture, nuove visioni; ha aperto a molti un nuovo modo di consumare musica, letteratura, cinema. Queste le tre passioni principali di Coolclub.it che in questi anni ha raccolto commenti, consigli e critiche di una serie di penne importanti ma che è stato anche una palestra per nuovi aspiranti giornalisti (e scrittori). Coolclub.it ha ospitato collaboratori di giornali, radio e riviste nazionali e regionali come Il Manifesto, L’Unità, la Repubblica, Radio Capital, Radio Popolare, Left, Primavera Radio, Ciccio Riccio, Controradio, Corriere del Mezzogiorno, Quisalento, Gazzetta del Mezzogiorno, Nuovo Quotidiano di Puglia, Paese Nuovo solo per citarne alcuni (e mi scuso con gli altri). Il lavoro di tutta la redazione ha condotto a importanti collaborazioni con case editrici, etichette e distributori di tutta Italia. Il giornale è stato veicolo per la nostra regione e per le produzioni che qui nascono e crescono con numeri dedicati alla nuova musica (con Studio Davoli, Bludinvidia, Negramaro – in tempi meno sospetti – Insintesi, Amerigo Verardi ospitati in copertina), al cinema prodotto e ospitato, alla letteratura sempre così abbondante e di qualità. Dal marzo 2003 a oggi, cinquanta numeri hanno prodotto una mole di materiale imponente che ha nutrito in tutto questo tempo un sito internet che supera ad oggi il milione di contatti. Segno di vivacità e curiosità che da più lati arrivano e incoraggiano. C’è poi però l’altro lato di questa erma bifronte. Quello dolente, ritratto di una città (e di un territorio) che ai contenuti preferisce contenitori del disimpegno. Offrire un regalo dovrebbe vedere corrisposta la sorpresa, non dico meraviglia, la gratitudine per lo meno. Ma come in alcune coppie annoiate a volte sopraggiunge la consuetudine e ci si comincia a guardare in modo diverso. Si è insinuato in noi il dubbio che questa rivista non fosse necessaria, che la sua assenza non avrebbe fatto rumore. Matura l’idea che Lecce si sopravvaluta, sopravvaluta i suoi talenti, i suoi portavoce e soprattutto il suo pubblico. Esiste in città un referente reale per le proposte culturali che affollano i calendari? Operazioni come quella di Coolclub.it rischiano addirittura di sembrare egoiste, l’affermazione ostinata della propria esistenza in una terra. Ci vuole allora tempo per pensare, digerire e darsi delle risposte.
È per questo (e per altri motivi) che il giornale Coolclub.it non uscirà per qualche mese, per darsi delle risposte e per registrare le reazioni di un territorio che ne resta privato e che forse neanche se ne accorgerà. Restano in compenso la raccolta di più di quattro anni di storia di un territorio visto da un’angolazione diversa e un sito che continua a crescere e diventare comunità e contenitore di creatività salentine e non.

(*) Direttore responsabile Coolclub.it