La musica di Domenico Protino

di Stefano Donno

Primo cd. Primo lavoro. In altre parole esordio. Domenico Protino, questo giovane cantautore originario di Torre Santa Susanna nel brindisino, si presenta al pubblico con la sua prima raccolta di brani dal titolo omonimo “Domenico Protino”. Oggi vive e lavora tra Lecce e Reggio Emilia. Il lavoro nel suo complesso è interessante. Cavalca le scie del pop rock melodico italiano, che in un modo o nell’altro attecchisce su una fascia più o meno larga di appassionati del genere, più semplicemente piace. Protino ha trovato il modo per rendere universale il suo canto poetico, che anche se da un lato coinvolge la sua vita, la sua storia, scende in profondità toccando anche tematiche molto attuali, del hic et nunc, come quella ad esempio del precariato (La Guerra dei Trent’anni)! Non siamo certo di fronte ad un Battiato, ad un Fossati, per non dire poi un Guccini, o perfino un De Andrè, (non cadiamo neanche nel pop per il pop alla Max Pezzali), ma per i tempi che corrono il lavoro di Protino coniuga con sapienza leggerezza e scandaglio critico diverse sonorità e diverse grammatiche, in una piccola formula alchemica di equilibrio. Sul suo percorso hanno espresso giudizi entusiastici personaggi del calibro di Massimo Cotto, e il Red Ronnie nazionale. Nel 2000 Protino decide che la musica sarà la sua vita. Arriva a vincere il rinomato Premio Lunezia Giovani Autori 2007 che riconosce il valore sia musicale che testuale delle canzoni italiane, con il brano dal titolo "W la vita", un vero e proprio canto, un inno alla gioia di vivere, con l’unica volontà di assaporare tutto senza precludersi nulla, senza risparmiarsi, abbandonando ogni tentennamento proprio perché la vita questo esige. Un premio che gli consente di esibirsi poi in altre importanti manifestazioni come il Premio Mia Martini, il Solarolo Song Festival, il M.E.I., Sanremo off e il Premio Bindi. Ma il bello deve ancora venire: nell’estate 2007, si aggiudica il Premio Salentino con il brano "La nuova aurora”. Il 2008 è l’anno che lo porta realmente su scenari internazionali, e per la precisione oltre oceano: Domenico viene selezionato come unico rappresentante italiano al Festival Internazionale della Canzone di Viña del Mar in Cile (il più importante festival dell’America Latina e unico gemellato con il Festival di Sanremo), vincendo con il brano "La guerra dei trent'anni” giudicato il più meritevole in assoluto sia come migliore autore sia come migliore interprete, e questa la dice lunga sulle capacità testuali del giovane cantautore. A dirla così sembra cosa da poco, ma parliamo di una manifestazione che tranquillamente potrebbe definirsi una vera e propria gallina dalle uova d’oro, in altri termini una porta di accesso al ricchissimo mercato musicale dell'America Latina, quello che per farla breve decreta la buona sorte di ogni cantautore che si vuole definire tale. A Viña del Mar tornerà il prossimo febbraio e suonerà (non possiamo anticipare nulla) con band dello star system internazionale. Un Cd che si lascia ascoltare più e più volte, senza mai far perdere la voglia di concentrarsi sulle parole, sulla musicalità in fondo dei suoi… chiamiamoli pure versi! Il suo primo album “Domenico Protino”, consta di 10 brani. Registrato presso gli studi Panpot di Brindisi e mixato allo Studio S.Anna di Castel Franco Emilia (Modena) e al Creative Mastering di Forlì, suonato interamente, oltre che da Domenico, da musicisti pugliesi, è realizzato sia in lingua italiana che in lingua spagnola per il mercato latino-americano.