Finibusterrae


[la foto è tratta dal blog di Luisa Ruggio]

Tutte le località di confine o di frontiera, per la loro stessa posizione geografica sono, a seconda di chi le prende in considerazione, destinate a essere stimate prime o ultime in ordine di spazio.
Finibusterrae è “anche” l’inizio dell’acqua e del cielo… Un esistenza, un corpo che nuota a metà tra Jonio e Adriatico, dominata dall’alba e pochi passi più in la – ma di corsa – è il tramonto…
Un esistere atopico e atipico, frequentato da topi, allocchi, mirto e messapi, ma soprattutto da capperi spontanei – fra altri volontari liberi – che crescono in una fessura di roccia o di muro.

Cinzia Ruggeri
Ciolo – Settembre 1993

Di case di pietra
ho riempito gli occhi

Sospeso sono rimasto
alle parole

incanto di sapersi
comuni, insieme
distanti.

MM