Una giovane adulta!


di Irene Leo

Amici, eccoci qui in quella che io chiamo una "riunione di piazza" non nascondendo la collettività di questa mail.
Come accennato in precedenza... a seguire troverete 'intervista integrale andata in onda su studio aperto il primo febbraio nel serale che completa quella della mattina.
Vi rimando qui per i link di riferimento di entrambe:

Da ragazzina delegavo ai grandi colpe e meriti.
Ora che sono cresciuta anche io faccio parte degli adulti, sono una "giovane adulta" che deve metterci del suo. Certo chi di dovere dovrebbe porgere l'orecchio più alle necessità e meno alle filosofie che rimangono solo su carta. Rappresento probabilmente un target di 27enni (o giù di lì) che sono incastrati, in un ingranaggio rotto.
Nè un passo avanti nè un passo indietro. All'inizio credevo d'essere io in fondo quella sbagliata, invece mi accorgo che la situazione è ben più grave. la mia laurea mi ha regalato sì spessore e identità, ma poche possibilità lavorativa. Non c'è spazio per i giovani. I "vecchi" sono arroccati nei loro castelli e non consentono equilibrio.
La mia formazione ed i miei cv andranno ad incrementare la spazzatura fuori dalle agenzie e dalle aziende, e potrebbe darsi che prima di mettere su famiglia avrò già superato i trenta abbondantemente. Esperienze pseudo lavorative mi hanno delusa. C'è in giro gente che ci marcia sulla categoria dei giovani laureati disoccupati disperati. Siamo una generazione da call center probabilmente, che ha voglia di fare, ma vive in cattività.
Ed io ho paura, di incattivirmi pure io e di diventare come quelli che detesto, quelli dei compromessi, delle raccomandazioni. Li vedi ovunque e li trovi ovunque quelli del "basterebbe una spinta, ed io posso presentarti ad un caro amico se vuoi..." Ma non va così. Non deve andare così. Non vogliamo un regalo, solo un'opportunità.

In fondo sono solo una voce, ma non una voce sola
Spero davvero con il mio gesto di aver contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo ahinoi lo "sconcertante" fenomeno about "Bamboccioni"
Vi abbraccio
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