La vita mi chiedi?

LIBERTA’
di Laura La Penna
L’utopia chiamata Cavallo
Dove volgi cuore selvaggio?
Perché non ti fermi…è questo il tuo alloggio.
Ove trovi fonte di baci e d’amore,
per quanto ancora andrai e per dove?
Quando più non saranno carezze,
a chi narrerai le tue amarezze?
Perché non stai qui?
Perché ti dai pena e per chi?

Ma sapere tu vuoi
cosa c’è là, davanti a te,
al di là di quel muro,
dopo i campi,
dentro il bosco più oscuro.
E’ l’umana ragione a frenare il tuo istinto
ed altri han per te il mondo dipinto.
Cavallo selvaggio,
chi domarti provò
il suo morso ti impose
e vigliacco ignorò
il tuo grande occhio vivo
e con rabbia sprezzò
il tuo sguardo più schivo.
Or nel recinto , girandogli intorno,
com’è triste dare al sole il buongiorno:
“libera stella tra tante tue pari,
tu libera t’alzi, sorridi e scompari…
e ai pianeti che ti girano attorno
luce elargisci e non chiedi un ritorno…”
dici così, cavallo selvaggio
e già ti rinneghi per acqua e foraggio.
La gallina che raspa
ed il cane che abbaia
felici son di viver nell’aia
E convincono te
che non credi
che all’uom leccar si possono i piedi:

“ a noi cosa costa? In fondo ,
è lui che ci tiene qui apposta”
“ un po’ di pane e un po’ di scena…
ci sto volentieri alla catena.
La vita mi chiedi?
Ma cosa sarà?
Oggi ce l’hai …domani chissà?
…ma via! prestagli il muso,
piega la spalla!
Salve tu avrai la biada e una stalla!”
Ma appena finito ei han di cianciare
Tu l’orizzonte torni a mirare:
nuvole azzurre, piana infinita…
…spezzi il tuo giogo e ti riprendi la vita!