Simone Giorgino
al piano dove riga il giardino
un corso d’acqua che le foglie di rughetta coronarono
quando ebbro di vino trascinavo
i passi mentre i servi le torce a tarda notte
scuotevano. Ma cencioso ma rauco alle frequenze
dei programmi notturni, dei giornali radio
all’attaccaticcio aroma degli unguenti avido avaro
del mondo melodioso, dell’occhiata guercia
veritiera e non credibile che sbircia
ma se mi sporgo cauto e origlia
i fischi a scherno e acconcia interferenze
e aloni e casuali coincidenze
donando al dito indice un piano dove scrivere
a rovescio per l’occhio di chi deve condividere
o dovrebbe. E forse è lì. Ma il gergo è improponibile.
Asilo di mendicità
Besa, 2007