La poesia non sta più sui fogli








nell’urgenza “d’impugnare la voce con incoscienza / santo naufragio senza appello / giusto imbroglio che ci sveglia sempre dopo la rivoluzione / il mio urlo è una vocazione che non sta più sui fogli / imbratta l’aria di voci selvagge / dipinge il cielo di nuove tristezze”
versi di Giuseppe Semeraro