Non essere sul mare...

da Le fiamme di Supersex di Raffaele Polo, 2007 Lupo Ed.

II.


Devo subito spiegare dove vivevo. E' importante, è fondamentale, soprattutto per ambientare questa storia che, in realtà, è un pezzo, molto consistente, della mia vita.

C'è, nel Salento, un bellissimo tratto di campagna fra Lecce e Porto Cesareo, verso il mar Jonio. E, in questo spazio, sorge Leverano, un paesino come tanti, dove sono nato io.

Ma la cosa che mi ha sempre fatto meditare sul destino e la casualità, è che io sono nato ed ho abitato per tutti gli anni della mia infanzia e della mia adolescenza in una cantina vinicola, ovvero in un grande stabilimento dove si produceva il vino, il famoso Leverano D.O.C.

[...] E' stato questo il mio mondo, il panorama, l'affresco, lo sfondo della mia gioventù.

Ho considerato, sin dall'età più tenera il vino come un elemento imprescindibile del mio essere. Ma, attenzione, solo il vino di Leverano, prodotto proprio in quella Cantina. Un vino che io ho imparato a conoscere sin da quando arrivavano i pesanti carri dei contadini, carichi d'uva all'inverosimile. E venivano pesati, poi scaricati...

E mi è sempre sembrato un vero miracolo che quei grappoli polverosi, ricchi di pampini, foglie e rametti, finissero poi per essere la scura bevanda che in bottiglia, superava, per gusto e gradazione, qualsiasi altro concorrente...

Leverano, allora.

Che per me aveva solo un difetto: non essere sul mare...